Ci troviamo a tirare le file dopo una stagione di coltivazione del nostro orto con tecniche di coltivazione a bassissimo impatto ambientale che hanno preso il meglio dell’agricoltura biologica, di quella biodinamica in tutte le loro più svariate declinazioni sempre attuando i migliori accorgimenti agronomici. Innanzitutto possiamo dire che sono molte di più le luci che le ombre e che che fare orticoltura senza chimica è assolutamente possibile.

Ma andiamo con ordine: le prime piantine messe a dimora (certificate BIO) in primavera sono state quelle di fragole, lattuga, coste e spinaci. Siamo passati poi a zucchine, cetrioli, kang kong e pomodori in estate e stiamo concludendo con un ulteriore “giro” di lattughe affiancate da cicorie, finocchi, cavoli, erbette, pak choi e tra pochi giorni con la messa a dimora delle cipolle.

L’unica concimazione al terreno è stata attuata in primavera con letame umificato ottenuto da un cumulo biodinamico allestito nel 2020. Ovviamente per tutto il periodi di inizio primavera preparato 500 a manetta! Per tutte le colture gli unici trattamenti sono stati fatti con zeolite micronizzata e olio di arancio per controllare gli insetti oltre a un paio di trattamenti con macerato di ortica. Le infestanti son state controllate grazie all’utilizzo di telo in mater-bi biodegrabile opportunamente forato grazie ad un ingegnoso attrezzo costruito artigianalmente e olio di gomito.

Il raccolto è stato quasi sempre molto soddisfacente, gli unici problemi li abbiamo avuti con i pomodori che hanno sofferto parecchio di marciume apicale (sopratutto il cuore di bue) e con i cavolfiori che hanno sofferto parecchio l’ennesima ondata di calore durante la messa a dimora e come se non bastasse sono stati anche infestati da milioni di cimici.

Per quanto riguarda il caldo bisogna dire che il telo nero non ha certamente aiutato e perciò stiamo pensando di abbandonarlo gradualmente almeno nei periodi in cui le infestanti spingono di meno. Già le cipolle che metteremo a dimora nei prossimi giorni non saranno sui telo. Per le cimici c’è poco da fare se non provare a coprire con delle miniserre che proteggano le colture.

Un aspetto su cui poi vale la pena approfondire è l’utilizzo di compost tea da letame come trattamento fogliare, quest’anno abbiamo sperimentato in micro parcelle ma il prossimo anno proveremo a fare di più.

Altro aspetto da valutare è quello della lavorazione del terreno. Ora noi abbiamo un trattore con accoppiata una fresa classica che sappiamo bene non essere il top per la preparazione del terreno. Bisogna però dire che i nostri terreni sono parecchio sabbiosi e la possibilità che si formino suole di lavorazione importanti è abbastanza remota tanto è vero che con la prova della vanga non abbiamo notato nulla di anomalo. Tuttavia la fresa azzera completamente col tempo la popolazione di lombrichi a cui noi teniamo moltissimo per il loro prezioso ed inesauribile lavoro. Per tale motivo pensiamo di abbandonare la fresa e di utilizzare la famosa Grelinette per la preparazione delle prose.

Nessun problema sulle zucchine e i cetrioli che hanno prodotto in quantità verdure che sono state molto apprezzate

Ottima la produzione delle lattughe che sono risultate sempre croccanti e di buona pezzatura.

Insomma possiamo concludere che l’esperienza è stata positiva e che il prossimo anno sarà ricco di nuove sorprese…stay tuned!
Published by